SIMPATICO O PARASIMPATICO?
I tradizionali programmi per la perdita del peso sono costruiti sull'idea che tutti i metabolismi funzionano allo stesso modo: se si controllano le calorie, se si pesano i grammi di grasso, o si seguono le tabelle delle diete, chiunque tu sia dovresti perdere peso. Però spesso tutto ciò non funziona. Molte ricerche recenti hanno dimostrato che i risultati frustranti delle diete sono dovuti al fatto che una dieta standard non funziona per tutti, poiché ognuno di noi ha una precisa individualità biochimica, e quindi quello che è giusto e salutare per la nostra migliore amica (che ci ha passato la sua dieta) può essere quasi velenoso per il nostro organismo. Una delle cose più importanti prima di iniziare una dieta, è individuare qual'è il nostro biotipo e quali sono le caratteristiche metaboliche del nostro organismo. Una delle classificazioni più importanti in questo ambito è quella riguardante il sistema nervoso autonomo, che presiede il controllo del metabolismo e che si divide in Simpatico e quello Parasimpatico. Il sistema nervoso simpatico ha una funzione stimolante e eccitante, per questo tende ad essere attivo in situazioni di stress e emergenza; il sistema nervoso parasimpatico invece si attiva in condizioni di recupero e di riposo. Normalmente il sistema nervoso è dominato da un equilibrio in favore del sistema parasimpatico. Anche nei cibi, a seconda della loro composizione minerale, possiamo ritrovare le stesse caratteristiche: avremo quindi cibi sedativi, che agiscono sul sistema Parasimpatico, cibi stimolanti, che mettono in moto il sistema simpatico, e cibi transitori, che tendono cioè a mantenere il sistema in equilibrio. Per esempio, alimenti ricchi di Calcio, come latte e formaggi, sono considerati sedativi, e non sono utili nei casi in cui la velocità metabolica sia rallentata, mentre lo sono alimenti, quali le carni rosse, considerati stimolanti. Al contrario, in genere, saranno utili alimenti sedativi ai soggetti con una velocità metabolica aumentata (vedi Simpaticotonici) e sconsigliati, invece, i cibi stimolanti. La Nutrizione Metabolica tiene conto delle tipologie metaboliche ed esclude dai menù i cibi sconsigliati per le singole tipologie. Fonte: Promobellezza
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LE BUGIE PIÙ FAMOSE QUANDO SI E' A DIETA Potrebbe sembrare un aneddoto divertente, ma in realtà è l’esito di uno studio condotto da Timex attraverso una sorta di sondaggio-ricerca. Per ben 474 volte all'anno quindi una media di ben 9 volte a settimana, le donne mentirebbero sull'andamento della dieta. A fronte di risultati poco apprezzabili, si giustificherebbero con una sequela di ingenue bugie volte ad attribuire la ‘colpa’ del fallimento non al proprio comportamento, bensì a cause esterne e inintelligibili. Mentirebbero in particolare su alcoolici, cioccolato, dolciumi in genere, patatine, formaggi e prodotti da forno. L’elenco delle bugie emerse è infinito, ma si può riassumere come segue: 1) ne ho mangiato solo un pochino (almeno la metà di un pasto o una porzione esagerati) 2) mi concedo qualche dolce solo raramente (la vita è piena di momenti ‘rari’) 3) penso di stare leggera stasera (una pizza o una cena luculliana già in programma) 4) questo è l'ultimo spizzichino (fino a quando non terminano l’intera porzione) 5) faccio sempre i miei 5 pasti quotidiani (5+5) 6) sgarro solo adesso e poi basta (‘adesso’ inteso come uno dei tanti momenti della giornata) 7) non ho toccato nemmeno un biscotto (e ne hanno già mangiati 5, magari con una spalmata di Nutella) 8) ne ho bevuto solo un bicchiere (di bicchiere in bicchiere è finita la bottiglia) 9) non ho mangiato nulla a pranzo (solo 2 pacchetti di chips) 10) devo consumarli per forza altrimenti scadono (la scadenza è fra tre mesi) 11) oggi solo una sana insalatona (con contorno di patatine fritte al fast food) 12) un bicchiere di vino a tavola fa bene (ovvio, non una bottiglia) 13) uso solo mezzo cucchiaino di zucchero nel caffè (moltiplicato per 10 caffè) 14) assaggio per vedere com'è di sale (5 cucchiaiate mentre si prepara la cena) 15) bevo solo bevande senza zucchero (a litri interi) Bugie puntuali e sistematiche, forse per auto convincersi di essere ligie al dovere, oppure per evitare di ammettere lo ‘sgarro’ e non demotivarsi. Conclude la dottoressa Cassandra Maximenko, autrice dello studio: "Se nel breve periodo questo atteggiamento può aiutare a superare qualche imbarazzo nei confronti del loro partner o degli amici, a lungo andare non le aiuta a raggiungere gli obiettivi della perdita di peso e della forma fisica". Tra bugie presunte e mezze verità, noi sappiamo che è tutto molto relativo. Ma su una cosa non possiamo darle torto: i chili di troppo non mentono mai! Rischio coliche renali se ingeriamo cibo caldo servito nei piatti di plastica. Sarebbe questa la recente scoperta fatta da un gruppo di ricercatori della Kaohsiung Medical University (Taiwan), che hanno studiato le conseguenze dell'utilizzo dei piatti di plastica per la nostra salute. Ebbene, a quanto sembra sarebbe meglio se iniziassimo ad optare per i piatti di ceramica da ora in poi, perché - almeno stando a quanto spiegato dai ricercatori diretti dal dottor Chia-Fang Wu - mangiare all'interno dei piatti di plastica renderebbe più vulnerabili ai calcoli renali. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla "JAMA Internal Medicine", è stato condotto su un gruppo di volontari divisi in due gruppi: il primo gruppo ha mangiato della minestra calda in dei piatti di plastica (melamina), mentre il secondo gruppo avrebbe utilizzato comuni piatti di ceramica. Dopo il pasto, i volontari hanno consegnato dei campioni di urina ad intervalli regolari, e dopo 21 giorni hanno consumato per una seconda volta lo stesso pasto, questa volta però invertendo i piatti, ed hanno riconsegnato nuovamente dei campioni di urina dopo aver mangiato. Secondo quanto emerso, pare che livelli di melamina varierebbero in base al piatto utilizzato. Una media di 8,35 microgrammi per chi aveva utilizzato piatti di plastica contro una media di 1,3 microgrammi per chi ha utilizzato dei piatti in ceramica. Pare dunque che i piatti di plastica possano rilasciare delle grandi quantità di melamina(sostanza che potrebbe far aumentare il rischio di ammalarsi di calcoli renali), soprattutto se utilizzati per mangiare dei cibi molto caldi, ed è quindi preferibile utilizzare stoviglie di ceramica. Fonte: Blogosfere la notizia in rete » |