L’alimentazione ha un’importanza basilare nella preparazione fisica dell’atleta, a livello agonistico ma anche per chi ama lo sport e ha il tempo di fare solo una camminata nel corso della settimana.
Si dà sempre più risalto ad una dieta equilibrata e corretta sotto tutti i punti di vista, senza tralasciare nulla. Eppure c’è sempre un pericolo; ci sono nemici insidiosi e limitanti, che si interpongono nella carriera dello sportivo: si tratta proprio di possibili intolleranze che l’individuo può manifestare contro svariati alimenti.
Le ripercussioni causate da intolleranze alimentari (allergie ritardate IgG-mediate) sulla prestazione atletica sono molteplici: stanchezza cronica, sonnolenza, aumento della sudorazione, affaticamento durante la prestazione sportiva, fino a sintomi più specifici di un particolare distretto dell’organismo. Si possono presentare difficoltà respiratorie, asma e tosse; difficoltà digestive, gonfiore addominale, senso di nausea; a carico del sistema cardiocircolatorio alterazioni della pressione arteriosa, e per quanto concerne l’apparato muscolo-articolare crampi, debolezza, dolori articolari e muscolari. Tutti questi sintomi rischiano, con differente grado di intensità, di influire negativamente sulla performance generale dell’atleta.
Va da sé che se uno sportivo vuole trarre il massimo risultato dal proprio corpo, se vuole raggiungere il più alto livello di preparazione, deve seguire una dieta che tenga conto anche di queste reazioni avverse.
Ma quali sono le cause principali alla base delle intolleranze alimentari IgG-mediate? La causa scatenante è un accumulo di immunocomplessi anticorpo-proteina alimentare che vanno a depositarsi in diversi distretti dell’organismo causando il rilascio di molecole infiammatorie e il malfunzionamento dei tessuti coinvolti.
Ci sono anche diverse cause indirette da tenere presente, come carenze minerali-vitaminiche, ovvero la scarsa assunzione o il mal assorbimento di minerali e di vitamine; un alterato assorbimento a livello intestinale; agenti stressanti, che comprendono additivi, conservanti, antibiotici ed altre sostanze, presenti negli alimenti, oltre che lo stress psicofisico a cui ogni giorno siamo sottoposti. Viene chiamato in causa anche il sovraccarico alimentare: si mangia più di quanto sia necessario e spesso si segue un’alimentazione incongrua, caratterizzata da diete iperproteiche o ricche di grassi animali, ridotto consumo di frutta e verdura, ma soprattutto alimentazione poco varia e sbilanciata.
Perché l’atleta prenda coscienza del fatto che la sua alimentazione deve tener conto di queste reazioni avverse, occorre stabilire con certezza quali alimenti scatenano una risposta immunitaria e quindi la possibilità di avere limiti sulla performance. Per tutti questi motivi risulta importante monitorare il benessere degli atleti grazie al Test delle Intolleranze e conseguente Paino Alimentare Vitalybra offerto dal Centro Benessere Olos ed eseguito dal Dott. Marco Paonessa, in cui viene testata la reattività a diversi alimenti, viene effettuata un'intervista per conoscere le esigenze e le caratteristiche del cliente per avere un programma alimentare adeguato ed una preparazione fisica completa e soddisfacente.