TRATTAMENTI ANTI-CELLULITEDefinizione della cellulite Spesso chiamata in causa come mero problema estetico, la cellulite è in realtà un’alterazione dell’ipoderma con ipertrofia delle componenti connettive e adipose. Tale stato è definito clinicamente PEFS, acronimo di pannicolopatia-edemato-fibrosclerotica. In questa condizione, esiste una modificazione nell’equilibrio dei sistemi venoso e linfatico, che provocano perciò un rallentamento del flusso ematico e una stasi di liquidi negli spazi intercellulari (la cosiddetta ritenzione idrica). Chiamaci al 01651756643 lo staff del Centro Benessere Olos di Aosta sarà in grado di proporti i migliori trattamenti per questo inestetismo! CHE COS'È LA P.E.F.S.? COMUNEMENTE CHIAMATA CELLULITE!Il concetto italiano di P.E.F.S. o pannicolopatia edemato-fibroso-sclerotica definisce un'affezione che tocca il tessuto connettivo cutaneo e sottocutaneo. Dalla fine degli anni '70, dei lavori di ricerca fondamentale sul ruolo dei fenomeni venoso-linfatici e micro-circolatori nella genesi della cellulite, sono stati intrapresi in maniera premonitrice da S.B. Curri in Italia e L.F. Merlen in Francia, successivamente continuati da M. Binazzi e A. Ribuffo. Questi lavori hanno dato al concetto italiano specifico di P.E.F.S. una buona lunghezza di vantaggio nella comprensione dell'eziologia pluri-fattoriale e dei meccanismi fisiopatologici dell'affezione cutanea inestetica, qualificata a livello internazionale come "cellulite". Allo stato normale, la ripartizione topografica degli steatomi predominanti nella localizzazione sotto-ombelicale (addome inferiore, anche e cosce) e la struttura istologica e funzionale specifica di questi depositi grassi costituiscono un carattere sessuale secondario - proprio del sesso femminile - e caratterizzano il morfotipo ginoide. A questo carattere sessuale che appare in seguito alla pubertà e regredisce dopo la menopausa, si vanno ad aggiungere alcuni fattori che favoriscono l'instaurarsi della P.E.F.S. o che possono aggravarla. Omeostasi dell'organo-pelle Allo stato normale, la ripartizione armoniosa delle curve femminili implica che i differenti strati della pelle (derma ed epidermide) e quelli che la sostengono (pannicolo adiposo sottocutaneo e base muscolare) siano in uno stato di equilibrio fisiologico, metabolico e circolatorio, che portano all'omeostasi dell'organo pelle. Questo equilibrio sottintende, quindi, l'esistena di:
Tutti gli elementi cellulari, vascolari ed extra-cellulari che compongono i differenti strati cutanei e sottocutanei sono in stretta interazione - tanto funzionale che anatomica - ed è impossibile isolarne uno dagli altri senza interferire sull'equilibrio e la fisiologia dei vicini. Essi realizzano delle unità tissulari e micro-circolatorie strettamente legate sul piano anatomo-funzionale, biochimico, enzimatico e metabolico. DEFINIZIONE DELLA "CELLULITE" Spesso chiamata in causa come mero problema estetico, la cellulite è in realtà un’alterazione dell’ipoderma con ipertrofia delle componenti connettive e adipose. Tale stato è definito clinicamente PEFS, acronimo di pannicolopatia-edemato-fibrosclerotica. In questa condizione, esiste una modificazione nell’equilibrio dei sistemi venoso e linfatico, che provocano perciò un rallentamento del flusso ematico e una stasi di liquidi negli spazi intercellulari (la cosiddetta ritenzione idrica). Gli stadi della cellulite PRIMO STADIO o CELLULITE EDEMATOSA La fase iniziale della cellulite è determinata da una stasi dei liquidi nel tessuto adiposo, soprattutto nei distretti corporei come: caviglie, polpacci, cosce e braccia. E' caratterizzata dalla presenza di gonfiore (edema) dovuti al ristagno di liquidi nel tessuto e di accumulo di grasso e acqua nelle cellule. Il derma è ancora tesa ed elastico ma si comincia ad avvertire un senso di pesantezza agli arti; se la cute viene compressa non rimangono "impronte". E' difficile riconoscerla ad occhio nudo. SECONDO STADIO o CELLULITE FIBROSA Il tessuto connettivo presente nell’ipoderma aumenta di volume, provocando un indurimento al tatto della parte e l’aspetto tipicamente a buccia d’arancia della cute. I noduli sono molto visibili stringendo tra le dita una plica cutanea. A causa dell'insufficiente drenaggio delle scorie accumulate e dell'insufficiente ossigenazione dei tessuti, le cellule adipose rimangono imprigionate nei tessuti circostanti ed inizia il processo di fibrosi reattiva con formazione di fini nodulazioni che, se non contrastato, può evolvere verso lo stadio successivo in cui è facile la formazione di macronoduli. La cute assume un colorito spento, si arrossa se compressa e assume il cosiddetto aspetto "a buccia d'arancia" se viene stretta fra le dita. Spesso sono presenti capillari dilatati, anche in forma ramificata. Sono tutti sintomi di cattiva ossigenazione, fragilità vasale. TERZO STADIO o CELLULITE SCLEROTICA Il tessuto interessato è duro, freddo e dolente. La superficie cutanea è irregolare a causa della sclerosi delle fibre che formano noduli rilevati e affossati. Vi è sensibile rallentamento del flusso sanguigno e linfatico. I noduli adiposi risultano aumentati e dolenti al tatto. La fibrosi iniziale si è trasformata in vera e propria sclerosi tissutale che forma ciò che viene definito comunemente "pelle a materasso". Le zone più colpite dalla cellulitePremesso che sono le donne i bersagli maggiormente colpiti da questo stato, anche l’età e la conformazione soggettiva incidono sulla qualità, quantità e localizzazione della cellulite. In alcuni soggetti, la cellulite è presente solo in determinate zone, mentre per altri, si trova diffusamente. Solamente mani, piedi e viso sono completamente esenti da questo problema, mentre gli altri distretti corporei possono esserne colpiti in maniera differente. CELLULITE ALLE GAMBE La cellulite si forma facilmente negli arti inferiori. In particolar modo sulle cosce, con aspetto diverso per l’esterno, l’interno e la parte posteriore. Le prime cause di aggravamento del problema in questa parte sono date dall’abbigliamento attillato, come i jeans (o altri pantaloni che costringono la gamba e segnano l’inguine), e dalla postura scorretta, cioè lo stare seduti a lungo e con le gambe accavallate. La cellulite può essere presente anche sul polpaccio, nella parte posteriore, all’interno del ginocchio e sulle caviglie. CELLULITE ALLE BRACCIA La cellulite, nella parte interna delle braccia, è flaccida mentre nella parte esterna appare più compatta, con un aspetto generale edematoso. Anche le spalle possono essere interessate dal problema, soprattutto in età avanzata. La cellulite si presenta molle e concentrata all’altezza del collo, sino a giungere alle ascelle, dove spesso diventa un tutt’uno con la cellulite delle braccia. CELLULITE AI FIANCHI E GLUTEI Qui la presenza di cellulite è legata maggiormente ad un eccesso adiposo e si presenta sia di tipo molle che compatto. Le natiche diventano spesso flaccide con ipotonia muscolare e rilassatezza diffusa. Perché si forma la cellulite Le cause della cellulite vanno sempre ricercate in un’alterazione del microcircolo. Vengono comunque distinti due generi di fattori per cui si forma la cellulite: primari, se sono congeniti e perciò non modificabili, secondari se provocati da altro, ma non presenti alla nascita. Premesso ciò, esistono comunque alcuni fattori che possono aggravare la situazione, che sono strettamente legati allo stile di vita personale, come l’alimentazione o la quantità di moto.
Cause della cellulite CAUSE DELLA CELLULITE: FATTORI PRIMARI Alcuni fattori congeniti sono motivo che predispone il soggetto alla formazione della cellulite, in particolare le donne e soprattutto quelle di razza caucasica. Il genere femminile l’azione degli estrogeni è il responsabile della conformazione fisica “a pera”, o ginoide, quindi l’accumulo di adipe viene concentrato sui fianchi e nel distretto inferiore del corpo, con conseguente ritenzione idrica e problemi di microcircolazione del sangue. Con lo sconvolgimento ormonale tipico dell’adolescenza, il problema cellulite diventa quindi manifesto. Altra causa primaria per la formazione della cellulite è la familiarità con questo problema, cioè l’ereditarietà. CAUSE DELLA CELLULITE: FATTORI SECONDARI Per la donna, due cause principali, ma non congenite, (quindi fattori cosiddetti secondari) della formazione della cellulite sono il ciclo mestruale e la gravidanza. Prima del ciclo infatti si accentua l’aspetto irregolare della pelle a causa del maggiore ristagno di liquidi. In gravidanza, invece, aumenta il livello di estrogeni che provoca ritenzione idrica, affaticamento della circolazione sanguigna e aumento dell’appetito. Sempre per cause ormonali è anche il miglioramento della situazione della cellulite nel periodo della menopausa. CAUSE DELLA CELLULITE: FATTORI CHE AGGRAVANO Oltre alle cause primarie e secondarie che scatenano la cellulite, ci sono alcuni fattori che possono aggravare una situazione preesistente, e sono di tipo comportamentale. Conoscendo quali possono essere, è semplice intuire quale sia lo stile di vita corretto da adottare non tanto per curare la cellulite, quanto piuttosto per prevenirne il peggioramento. I fattori che contribuiscono all’aggravarsi della cellulite sono:
Come prevenire curare la cellulite La cura della cellulite è davvero difficile e non risolutiva, infatti ogni trattamento punta piuttosto sul miglioramento della situazione sul piano estetico. Piuttosto è più semplice la prevenzione, che comporta solamente adottare alcune piccole strategie e cambiamenti nella proprie abitudini, come: curare l’alimentazione, indossare capi comodi, evitare posture scorrette e fare movimento. In particolare, i migliori consigli anticellulite sono:
Adipe o cellulite? Le differenze. Spesso si tende a confondere il normale accumulo localizzato di adipe con la presenza della cellulite. ma mentre il primo caso è una situazione di normalità del pannicolo adiposo, il secondo è uno stato patologico. Le maggiori differenze tra l’adipe sano e la cellulite si evidenziano per due aspetti: come si presenta la superficie cutanea e la sensazione alla palpazione. Nella maggioranza dei casi, tuttavia, si nota una compresenza delle due situazioni, soprattutto nelle donne che presentano sovrappeso (anche lieve) e alterazione del microcircolo. ASPETTO DELLA CUTE adipe: la pelle è di aspetto omogeneo nel colore, liscio, e senza irregolarità al tatto. cellulite: nei primi stadi della cellulite, l’aspetto cutaneo è uguale a quello sano. Successivamente compaiono alcune irregolarità nella superficie, che progressivamente si assottiglia, con la formazione di avvallamenti irregolari e sottili striature giallo-biancastre. Anche a livello di secrezione sebacea, la cute è alterata, secca o grassa. PALPAZIONE adipe: la consistenza della pelle è normale, elastica e non dolorosa. cellulite: negli stadi più avanzati di cellulite, la palpazione è dolorosa. Nella fase di formazione e consolidamento della cellulite, dopo una pressione con il dito sulla zona interessata, resta l’impronta bianca del dito, mentre negli stadi avanzati no, e progressivamente diminuisce l’elasticità cutanea. Oltre ciò, si rilevano al tatto placche ed irregolarità che spesso sono visibili anche in superficie, data la presenza di noduli. Con l’aggravarsi della situazione, i noduli diventano più grossi e scompare l’edema presente ai margini delle placche. Chiamaci al 01651756643 lo staff del Centro Benessere Olos di Aosta sarà in grado di proporti i migliori trattamenti per questo inestetismo! CIRCOLO VIZIOSO DEI PROBLEMI DI LINEA. CLASSIFICAZIONE DELLA CELLULITE EVOLUZIONE DELLA CELLULITE
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