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La pelle dei bambini

19/6/2012

1 Comment

 
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Com'è e come curarla

La pelle dei nostri bambini è bellissima, morbida, liscia ed elastica… in apparenza perfetta. 
Però è anche molto delicata, sottile e indifesa.
Necessita di cure e attenzioni particolari perché, formata da piccole lamelle cornee, la cute del neonato non è ancora in grado di creare quella barriera protettiva invisibile formata da acqua e grasso (il cosiddetto film idrolipidico) destinata a rafforzarsi man mano che il bambino cresce. 
Poi non dimentichiamoci che, in modo particolare nei primi giorni di vita, subisce un processo di desquamazione fisiologica.
Però, attenzione, questo non vuol dire che la pelle del neonato sia del tutto priva di difese naturali, perché alla nascita è coperta da una sostanza, la cosidetta vernice caseosa, che dovrebbe ripararla dal primo contatto con l'ambiente. Dopo la scomparsa della vernice caseosa, la pelle del neonato è protetta per circa tre mesi da un'altra pellicola formata dalle secrezioni delle ghiandole sebacee, stimolate più intensamente dagli ormoni materni. Però spesso, quello che la natura fornisce, non basta…
E così ritorniamo, come detto in principio, a quegli accorgimenti che possiamo adottare.

Nei primi giorni di vita, la pulizia del bebè si può eseguire mediante spugnature d'acqua tiepida da passare sulle varie parti del corpo ad esclusione della zona del cordone ombelicale.

Dopo la caduta del cordone (in genere, entro i primi 15 giorni di vita) si può passare al bagnetto che comunque non necessita sicuramente di una cadenza quotidiana.

Fino al terzo mese, si può sciogliere nell'acqua un cucchiaio di amido di riso o le apposite polveri a base di avena colloidale, amido o grano. In alternativa, si possono utilizzare detergenti non aggressivi, specifici per la prima infanzia.

Dopo il terzo mese, si possono iniziare a utilizzare gli oli da bagno, che hanno il vantaggio di addolcire l'acqua del bagnetto quando è troppo calcareea e sono ideali per quei bambini che hanno una predisposizione alle allergie.

Anche dopo l'anno di vita, vanno evitati i saponi profumati, l'acqua di colonia contenente alcol e tutti i prodotti non specificatamente studiati per il bebè.

Le malattie della pelle

La pelle è uno degli organi più vulnerabili del nostro corpo. E quanto sia delicata lo sanno bene le mamme e i papà che la trovano arrossata e irritata anche per un contatto non troppo prolungato con un pannolino bagnato…
Vediamo quelli che sono i disturbi più frequenti:

La dermatite da pannolino

Che cos'è: Si manifesta, con dei puntini rossi, nell'area di pelle coperta dal pannolino ma, se trascurata, può coinvolgere anche l'attaccatura delle gambe. È dovuta al contatto prolungato delle feci e urina che, a causa della loro composizione chimica riescono a superare le deboli barriere di difesa della pelle del bambino, creando un terreno propizio alla proliferazione di germi e batteri.
Come si cura: l'igiene è la prima arma sia per la prevenzione che per curare la dermatite da pannolino:
  • il piccolo va cambiato spesso, anche ogni 2/3 ore
  • prima di rimettergli il pannolino bisogna lavarlo, usando detergenti specifici
  • la pelle va asciugata bene, tamponandola delicatamente con un asciugamano di cotone
  • una volta asciutta, bisogna applicare uno strato di crema protettiva specifica per i più piccoli
  • è sempre una buona abitudine lasciare ogni tanto il bambino senza pannolino, in modo che la pelle possa respirare meglio.
La crosta lattea

Che cos'è: quando la pelle è ancora immatura, può facilmente andare incontro a disturbi come la crosta lattea, o eczema seborroico, che lascia una patina biancastra che ricopre la testa del bambino. Le ghiandole del cuoio capelluto producono sebo in eccesso e, vicino al follicolo pilifero, dove nasce il capello, si forma uno strato più o meno evidente di crosticine.
Come si cura: bastano piccole cose per risolvere questo comunissimo problema:
  • tampona le crosticine con un batuffolo imbevuto di olio di oliva e lascialo agire per alcune ore. Una volta ammorbidite si dovrebbe lavare la testa del bambino e pettinarlo con una spazzola molto morbida, per rimuovere delicatamente le scagliette
  • invece dello shampoo abituale, sono utili dei lavaggi con olio di oliva che, contenendo squalene, una sostanza molto simile al sebo, ha un alto potere detergente e lubrifica il cuoio capelluto, proteggendo la chioma.
La dermatite atopica

Che cos'è: si manifesta con la comparsa di chiazze rosse che si seccano e sono spesso associate a prurito. Si pensa che questo problema abbia un'origine allergica ma alcuni fattori come freddo, vento, caldo eccessivo possono contribuire a peggiorarla.
Come si cura: un'unica cura efficace per questa malattia non c'è ma anche in questo caso si possono adottare semplici accorgimenti per prevenirla o migliorarla:
  • il sapone va usato poco, meglio preferire prodotti delicati, specifici per la prima infanzia
  • dopo il bagno, la pelle va tamponata con un asciugamano di cotone e spalmata con creme idratanti, prive di profumi e conservanti
  • non coprire troppo il bambino per evitare che si riscaldi in modo eccessivo
  • le unghie del bambino vanno tenute sempre pulite per evitare che, graffiandosi, infetti la pelle
… in più…. Piccoli ma fastidiosi problemi…
  • Se suda molto
    Sono comparse su viso e/o corspo, magari tra le pieghe della pelle, delle macchie rosa? Potrebbe essere sudamina, uno sfogo di calore che si manifesta dove più si accumula il sudore.
    È bene fargli un rinfrescante bagno tiepido con acqua e bicarbonato. Poi lo si asciuga, tamponandolo con un asciugamano morbido. Infine si applica un po' di borotalco (esiste anche in forma di crema per evitare problemi di inalazione delle polveri) che permette di assorbire il sudore e tenere asciutta la pelle.
  • Se il collo si irrita
    Su viso, collo, gomiti e ginocchia possono comparire chiazze rosse e ruvide che provocano prurito e tendono a diventare più spesso e dure. Si tratta di eczema, ha origine ereditaria e può manifestarsi già a tre mesi. Idrata la pelle con oli e creme emollienti e, se non dovesse bastare, applica una pomata specifica prescritta dal medico.
  • Se la palpebra si gonfia
    Se il bambino ha una piccola pustola dolorosa che si forma ai bordi delle palpebre si tratta di un orzaiolo. Per congestionare la parte, applica, più volte al giorno, ovatta imbevuta d'acqua tiepida o di soluzione fisiologica.
  • Se il sederino s'arrossa
    È un disturbo comune che è provocato dall'uso prolungato del pannolino. È necessario che il bambino sia lasciato il più possibile senza pannolino, per permettere alla pelle di respirare e di asciugarsi bene, anche nelle pieghe. La pelle va lavata con sapone naturale anallergico e idratata con una pomata protettiva. 
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1 Comment
usexydolly link
26/10/2013 01:36:50

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