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IL SOLE: SUI RAGGI UV E I LORO EFFETTI SULLA PELLE tutto ciò che c'è da sapere

12/8/2019

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Come la pelle affronta la stagione estiva, ma soprattutto cosa dobbiamo aspettarci dall'esposizione al sole che come ogni anno mette a dura prova la nostra epidermide e spesso affrontiamo superficialmente mosse dalla convinzione che “tanto non ci scottiamo” o che “tanto la protezione alta non serve!”
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Questo è un post lunghissimo nel quale cerco di raccontarti tutto quello che so su cosa fa il sole alla nostra pelle e spero che al termine della lettura diventerai anche tu una di quelle che mettono #ilsolaretuttolanno

I RAGGI UV

VORREI INIZIARE CERCANDO DI RISPONDERE ALL’ANNOSA QUESTIONE: PERCHÉ SI DICE CHE “IL SOLE FA MALE”?In realtà il sole non fa male, ma le sue radiazioni sì. Noi le conosciamo come raggi UV e sono la prima causa delle rughe, perché provocano il famoso fotoinvecchiamento cutaneo.

Cerco di spiegarmi: i raggi UV si dividono in UVB e UVA..
  1. I raggi UVB hanno tanta energia e una bassissima capacità di penetrazione. In pratica, sono quelli che ti scottano, ma non riescono a passare attraverso i vetri o i tessuti.
  2. I raggi UVA sono esattamente l’opposto: poca energia e altissima capacità di penetrazione. Riescono ad arrivare fino allo strato più profondo della nostra pelle, il derma, dove danneggiano le fibre di collagene ed elastina e stimolano la formazione dei temutissimi radicali liberi, capaci di distruggere il DNA cellulare – quindi il rischio è doppio: rughe e tumori della pelle!
In realtà, per completezza d’informazione, devo dirti che esistono anche i raggi UVC, ma siccome non arrivano fino alla superficie terrestre e si disperdono nell’ atmosfera, possiamo tranquillamente ignorarli!

Il nostro corpo mette un atto dei meccanismi di protezione naturali per difendersi dai raggi UV
: Si abbronza.
La produzione e lo scurimento della melanina è una forma di protezione naturale che il nostro corpo attua per proteggersi dal sole, insieme al terribile ispessimento corneo, ovvero la produzione di uno strato superficiale di cellule a protezione dell’epidermide. L’effetto estetico non è certo dei migliori – la chiamerei “pelle di coccodrillo” – però il corpo, poverino, questo sa fare.
Questi due meccanismi di protezione naturali non bastano a proteggerci, sopratutto dai danni causati dai raggi UV a lungo termine.
Allora che facciamo, non prendiamo più il sole e usciamo solo di notte come i vampiri? Ovviamente no, perché il sole ha anche degli effetti positivi sul nostro organismo:

1. Ci aiuta a sintetizzare la Vitamina D, che è essenziale per la nostra salute.
2. Ha un’azione antibatterica: hai mai notato che in estate la pelle con tendenza acneica migliora? È l’effetto benefico del sole.
3. È un antidepressivo naturale perché aiuta il nostro corpo a produrre serotonina e melatonina.
​
Morale della favola: sì, prendiamo il sole ma sempre con la protezione solare!

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LA PROTEZIONE SOLARE

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al Centro Olos di Tamara Catona potete trovare la sua linea di solari SPF 30 e 50 adatti anche ai bambini.
A proposito di protezione solare, sai benissimo che esiste l’SPF, quel numero che c’è sui prodotti solari che indica il livello di protezione: 6, 15, 30, 50, 50+
Di solito si crede che l’SPF indichi “quanto tempo” una persona possa stare al sole senza scottarsi, ma non è esatto: il numero dell’SPF non indica quanto tempo posso stare al sole, ma quanta energia può arrivare alla pelle senza che questa si scotti.

Ovviamente questa “quantità di energia” cambia a secondo di moltissimi fattori:
  1. Stagione dell’anno (nel nostro emisfero, gli UV raggiungono la massima intensità in estate e la minima in inverno)
  2. Altezza del Sole (quando il sole è più alto nel cielo il tasso di raggi UV è maggiore mentre è trascurabile quando il sole è basso all’ orizzonte: alba e tramonto)
  3. Altitudine (ogni mille metri di altezza i livelli di UV crescono del 10-12%. Ad esempio, in estate a 2000 metri la radiazione UV “scotta” quasi il triplo rispetto alla pianura)
  4. Latitudine (il flusso di raggi UV è massimo all’Equatore e minimo ai poli)
  5. Nuvolosità
  6. Strato di ozono
  7. Capacità riflettente della superficie terrestre (per esempio, la neve riflette circa l’80% delle radiazioni UV, la sabbia asciutta della spiaggia circa il 15% e la schiuma del mare il 25%)

​Secondo l’O.M.S. bisogna tenere conto dell’Indice UV (la scala internazionale che correla il livello di radiazione UV con il grado di rischio): quando l’indice è superiore a 3 – che equivale ad un pomeriggio appena soleggiato – occorre mettere in atto le misure preventive e proteggere la pelle dalle radiazioni.
“Ma perché, cosa succede esattamente alla pelle coi raggi UV?”

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GLI EFFETTI DEL SOLE SULLA PELLE

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Forse avrai già visto questa fotografia, è abbastanza famosa. È il volto di un uomo che ha fatto di lavoro il camionista per 28 anni e che quindi ha esposto il lato del volto al finestrino ai raggi solari, molto più dell’altro che invece era riparato dal tetto della cabina di guida. Il risultato è evidente: la pelle del lato esposto al sole presenta molte più rughe e più macchie dell’altra metà della faccia.
“Ma perché succede? Che cosa fanno in concerto i raggi del sole alla nostra pelle?”
Per rispondere a questa domanda devo fare un passo indietro e raccontarti com’è fatta la nostra pelle.
La nostra pelle è composta da diversi strati e protegge tutto quello che c’è sotto: muscoli, nervi, ossa e organi interni.

I tre strati principali della pelle sono:
Epidermide — è lo strato più superficiale della cute, composto a sua volta da diversi strati.
Derma — un tessuto connettivo, prevalentemente composto da collagene ed elastina, che sono le fondamenta della nostra pelle.
Ipoderma — un tessuto adiposo, più o meno spesso a seconda della zona del corpo. I cosmetici qui non arrivano, perciò si interviene con infiltrazioni con ago.
Per anni i medici si sono concentrati sugli effetti degli UVB perché sono quelli più evidenti (mi metto al sole, mi scotto) , ma solo dopo si è capito che il vero nemico è rappresentato dagli UVA.

Questi maledetti infatti riescono a penetrare: passano attraverso il vetro, passano attraverso i tessuti leggeri, passano attraverso l’epidermide e raggiungono il derma – e il derma è sacro!

Nel derma, fanno due cose:
  1. Danneggiano le fibre di collagene ed elastina che compongono la base strutturale della nostra pelle. Una fibra di collagene danneggiata è come una crepa nelle fondamenta di un palazzo: causa un cedimento strutturale di quello che c’è sopra – quindi la ruga.
  2. Stimolano la produzione dei radicali liberi, sostanze capaci di danneggiare il DNA cellulare e quindi causare tumori (della pelle).

Per darti un’idea di cosa sono i radicali liberi: immagina le palline di un flipper che schizzano da tutte la parti come impazzite, colpendo (e distruggendo) tutto quello che incontrano nella loro traiettoria. Toh, una fibra di collagene. BUM! Rotta. Uh, una molecola di DNA: CRASH, rotta. Questo è lo stress ossidativo.

Gli antiossidanti (vitamina E e vitamina C ad esempio) sono sostanze capaci di contrastarli. Ci fanno da scudo, “si prendono la pallottola per noi”, nel senso che si legano ai radicali liberi impedendo loro di andare in giro a distruggere tutto.

“Ma io questi danni quando mi abbronzo non li vedo!”
​
Per vedere i danni causati dai raggi UV basta andare da un bravo dermatologo che abbia in studio la lampada agli ultravioletti: ti renderai conto che non è assolutamente come la immaginavi e che ci sono moltissime macchioline e segni che non vedi ad occhio nudo.
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Facciamo però un’altro esperimento: prendiamo un bambino piccolo e mettiamolo davanti alla stessa lampada agli ultravioletti. Vedremo che non ha gli stessi segni che abbiamo noi “grandi”, che ha – anche sotto la luce ultravioletta – una pelle perfetta. Perché ci è nato? Certo che sì! Ma ci siamo nati anche noi! Anche la nostra pelle era perfetta quando eravamo piccoli, poi la costante esposizione al sole – che non è, ripeto, andare in spiaggia e fare la lucertola, ma semplicemente fare una vita normale che comprenda uscire di casa nelle ore diurne – l’ha macchiata, segnata e rovinata.
Un’altra cosa molto interessante da notare è questa: alla stessa lampada ultravioletta la protezione solare appare come uno schermo perfettamente visibile ad occhio nudo, che copre completamente la pelle.
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In questo video puoi vedere con i tuoi occhi tutti i passaggi che ti ho appena descritto.

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“IO NON MI SCOTTO MAI” E ALTRE OBIEZIONI INFONDATE

​Io lo so, lo sento che ci sono delle obiezioni. Un po’ per pigrizia, un po’ perché sottovalutiamo gli effetti del sole…
Lo so, lo capisco: le avevo anche io.

Ecco quelle che sento più spesso:
“Io non mi scotto mai” oppure (simile) “Io ho la carnagione scura”. Bene, evviva, resisti meglio ai raggi UVB, buon per te. Ma i raggi UVA? Magari non ti scotti, ma il danno alla pelle e al DNA delle cellule lo fai lo stesso, anzi forse anche peggio perché pensando “io non mi scotto mai” fai un po’ la sbruffona e ti esponi anche più di quanto dovresti;
“Eh, ma il sole serve per la vitamina D.” Verissimo. Però non serve mettersi a fare la lucertola cosparsa di birra, basta fare una passeggiata di 20 minuti magari con le maniche corte e hai fatto, tutta la vitamina D che potevi sintetizzare quale giorno l’hai presa.
“E vabbé, i tumori della pelle non sono così frequenti/gravi.” Ogni anno in Italia 1.500 persone muoiono per melanoma. Tanti? Pochi? Non lo so, io di sicuro non voglio essere tra questi. In ogni caso è al quarto posto nella graduatoria dei big killer perché se non lo si prende in fase iniziale, dove la sopravvivenza è garantita al 100 per cento, lascia ben poche speranze. Un vero e proprio razzo, capace di raddoppiare la sua aggressività nel giro di 30 giorni.
“I filtri solari invecchiano.” Parliamo un attimo di INCI: se scegli una crema solare formulata male, piena di silicone, PEG, parabeni, bene non ti fa alla pelle. Ma se scegli un filtro solare ben formulato, che contenga anche tante sostanze antiossidanti per contrastare l’effetto dei radicali liberi, è tutta salute.
“I filtri solari fanno male.” Non è vero, non sono sostanze che riescono a penetrare nella pelle, hanno molecole troppo grosse. Possono sporcarla, questo è vero, esattamente come fanno i siliconi, ma con un’adeguata detersione quotidiana il problema non si pone. E in ogni caso, anche vi dovesse venire un brufolo, almeno i filtri solari HANNO UNA FUNZIONE IMPORTANTE rispetto a siliconi e petrolati, fanno effettivamente qualcosa di buono per la pelle.

RICAPITOLANDo

I raggi UV – sopratutto gli UVA – fanno male alla nostra pelle e alla nostra salute. Ci sono SEMPRE, quindi è importante proteggersi TUTTI I GIORNI usando una protezione solare sulle aree esposte. E sì, per “tutti i giorni” intendo estate e inverno, anche se piove. Se poi scegli una crema solare che contiene filtri solari stabili e anche delle belle sostanze antiossidanti hai fatto bingo e la tua pelle ti ringrazierà tantissimo!

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Lo scrub toglie l'abbronzatura?

6/7/2015

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8 semplici modi per bloccare i danni del sole

20/5/2015

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Divertiamoci al sole e godiamoci la vita all'aria aperta, ma cerchiamo di utilizzare l'intelligenza e proteggiamoci!

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A molti di noi piace godersi il sole e il caldo, dobbiamo però essere sicuri di farlo in modo sicuro. Nel corso del tempo i danni causati dalle radiazioni UV possono portare alla formazione di rughe premature sulla pelle, cedimenti cutanei, macchie marroni e il cancro alla pelle.

A migliaia di italiani viene diagnosticato un cancro alla pelle ogni anno.

Abbiamo bisogno di una migliore protezione dal sole per evitare danni alla pelle e il cancro. Purtroppo, molte creme solari non forniscono la protezione che sostengono e contengono ingredienti nocivi. Secondo l'Environmental Working Group. Due terzi dei filtri solari nella loro analisi non hanno funzionato abbastanza bene o contengono ingredienti che possono essere tossici. Fortunatamente in Europa rispetto agli USA la disciplina dei prodotti skin care è più rigida, ma comunque molti prodotti comunque contengono ingredienti che possono dare problemi.

Il sole si percepisce bene sul nostro corpo, aiuta a ridurre lo stress e aumenta il livello di vitamina D. Divertiamoci al sole e godiamoci la vita all'aria aperta, ma cerchiamo di essere intelligenti!

Qui ci sono 8 consigli per aiutarvi:

1 . Buttate via le vostre creme solari … con oxybenzone. La ricerca indica che questo ingrediente comune in molte creme solari ha azioni ormonali.

2. Sostituire i filtri solari chimici di base con creme solari a base di ossido di zinco. Queste offrono una protezione che dura di più e senza contenere sostanze nocive.

3. Evitare il trucco in polvere sciolta che contengono protezione SPF (contenente zinco o titanio in nanoparticelle). Queste nanoparticelle potrebbero creare danni perché spesso vengono inalate durante l'uso e le piccole particelle possono depositarsi nei polmoni.

4. Evitare l'abbronzatura artificiale con lampade abbronzanti. Le persone che regolarmente si sottopongono all'abbronzatura con lampade abbronzanti (UVA) hanno il 74% in più di probabilità di sviluppare il melanoma (il più pericoloso dei tumori della pelle), rispetto alle persone che non hanno mai fatto uso di lampade abbronzanti. Secondo uno studio JAMA Dermatologia, ci sono più casi di cancro della pelle a causa dell'abbronzatura rispetto ai casi di cancro al polmone a causa del fumo.

5. Proteggersi con gli abiti. Evitiamo danni dei raggi UV ad elastina e collagene della nostra pelle utilizzando cappello e occhiali quando siamo all'aperto (e altre coperture quando possibile).

6. Prendi un po di vitamina D. Esponi le tue braccia e le tue gambe al sole da 5 a 30 minuti due volte la settimana senza protezione solare, ma solo la mattina e nel tardo pomeriggio (per evitare i raggi più dannosi). Se volte essere più sicuri, 5 minuti due volte la settimana, è tutto ciò che serve. Inoltre è possibile ottenere vitamina D mangiano questi alimenti: pesci grassi come aringhe, sgombri, salmone, sardine e merluzzo; olio di fegato di merluzzo; latte e lattici; uova; verdure a foglia verde.

7. Magiare alimenti ricchi di antiossidanti. Gli studi hanno dimostrato che una dieta ricca di verdure, frutta e olio di oliva. Così come alcuni integratori alimentari con vitamine E e C. e carotenoidi, può avere effetti sole-protettivo e può combattere il danno ossidativo. Se avete bisogno di qualche aiuto extra con antiossidanti, provate l'ultimo antiossidante matiskIN_3.0 fiale.

8. Davvero il modo migliore per evitare le scottature, le rughe, il cancro alla pelle, e altri danni è quello di rimanere lontano dalla luce del sole, in particolare tra le 11 e le 14, quando i raggi del sole sono più forti. Prevedete attività al coperto nelle ore più calde della giornata (11:00-14:00), o rilassatevi all'ombra durante queste ore sole intenso. Solo perché è nuvoloso, non significa che il sole non può raggiungervi.  La nuvolosità non riduce il rischio di scottature, una parte dei raggi UV è comunque un grado di penetrare la copertura nuvolosa. Mai pensare che in una giornata nuvolosa non sia necessaria una protezione con crema solare, va utilizzata comunque.

Cerchi una crema solare veramente efficace?

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Questi prodotti offrono una protezione solare ad ampio spettro UVA/UVB con vari livelli di FPS (Fattori di Protezione Solare). Sicuri per adulti e bambini. Senza biossido di titanio e nessuna tecnologia NANO!
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Con l'estate arriva la voglia di SOLE, MARE e di PELLE ABBRONZATA. 

9/5/2015

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Con l'estate arriva la voglia di SOLE, MARE e di PELLE ABBRONZATA. Ma come è noto il sole può essere dannoso alla pelle e può accelerarne l'invecchiamento accentuando le rughe.
Quindi, per evitare i danni dei raggi più pericolosi occorre proteggere la pelle durante l'esposizione e idratarla il più possibile PRIMA e DOPO aver preso il sole.
Oltre alla protezione solare, elevata e obbligatoria, ci sono delle vere e proprie cure che fortificano in profondità gli strati epidermici e dermici.

Grazie a trattamenti estetici pre esposizione solare con acido ialuronico la cute resta idratata per tutta l'estate, mitigando in maniera significativa i danni che il sole può provocare.

Tecnica recente sempre più affermata è l'OSSIGENO IPERBARICO (Intraceuticals Oxygen Infusion), trattamento naturale che prepara la pelle al sole e la protegge anche nel post esposizione. Particolarmente efficace per garantire elasticità e maggior compattezza della delicata cute del viso favorendone il ringiovanimento. L'effetto della tecnica con ossigeno iperbarico è, in sintesi, quello di un rassodamento del derma associato ad idratazione dell'epidermide, così che la pelle risulti luminosa, idratata e ringiovanita. 

Un trattamento naturale e senza controindicazioni. Consiste nel far penetrare, per il mezzo dell'ossigeno iperbarico, nelle zone interessate con acido ialuronico e complessi dermoridensificanti.

Si tratta di una procedura soft che richiede tempi brevi, basata su una sostanza identica al polimero naturale e priva di effetti collaterali. L'acido ialuronico naturale svolge importanti azioni biologiche per contrastare l'invecchiamento cutaneo, è responsabile della compattezza dei tessuti ed è capace di legare a sé enormi quantità di acqua. Se ne consigliano generalmente 4 o 6 sedute a distanza di una settimana una dall'altra, che non condizionano particolarmente le proprie abitudini di vita.

Prima Visita di valutazione gratuita e senza impegno.

Centro Olos dell'Estetista Specializzata Tamara Catona, via Stevenin 11A ad Aosta, tel. 0165.230763
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Tutti al mare: per i neonati camicetta e cappellino! 

29/5/2013

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“Tutti al mare, tutti al mare - diceva una vecchia canzone - a mostrar le chiappe chiare”. E già, quando si arriva al mare la pelle è inevitabilmente chiara e solo alla fine dell’estate ha preso il suo colore bronzeo.
Ma il sole fa bene o male? E soprattutto come esporre neonati e bambini piccoli.
La maggior parte delle famiglie si precipita alla ricerca del filtro solare perfetto, da applicare su tutta la superficie corporea e… stare tranquilli.
Ma le cose sono sempre più complicate di quello che sembra.
Sul portale ufficiale dedicato alla salute pubblica dell’Unione Europea compaiono indicazioni un po’ diverse.
L’avvertimento è chiaro: i neonati e i bimbi piccoli usare filtri solari a elevata protezione e in ogni caso non dovrebbero essere esposti alla luce diretta del sole sulla spiaggia (dovrebbero stare sotto l’ombrellone, se ancora non camminano). E quando stanno al sole dovrebbero essere protetti da cappellino e camicetta. Lo dice chiaramente l'immagine che vedete.
A allora niente mare?
Ma no, tutti al mare… ma al fresco sotto l’ombrellone e, soprattutto i primi giorni, con cappellino e maglietta.

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PROTEZIONE DELLA PELLE DEI BAMBINI: LA CREMA NON BASTA

21/5/2012

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La pelle dei bambini è molto sottile e quindi particolarmente delicata; per questo è importante proteggerla da tutti gli agenti esterni aggressivi, in particolare dal sole. Come deve essere un’adeguata protezione solare? 
Di Margherita Russo

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Protezione della pelle dei bambini: le creme solari
I più piccoli sono maggiormente esposti alle scottature rispetto agli adulti; la loro pelle è più sottile e la produzione melanina, il protettore naturale di cui siamo dotati, non è ancora al massimo delle sue capacità. Una buona crema solare non è tutto, ma può essere un alleato per la protezione della pelle dei bambini. Bisogna però scegliere quella giusta e usarla bene.


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