NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE SONO LA STESSA COSA?
Sembrerebbe di si, e invece le cose si differenziano molto quando parliamo di nutrizione cellulare. Si perché quando nutriamo il nostro organismo dovremmo pensare non solo ad avere una dieta bilanciata, alla solita alternanza di proteine e carboidrati, ma dovremmo pensare anche a cosa serve alle nostre cellule, a cosa le fa lavorare nel modo migliore, a cosa rende il nostro corpo una macchina perfettamente funzionante. E voi come nutrite le vostre cellule? Fonte: Promobellezza
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SIMPATICO O PARASIMPATICO?
I tradizionali programmi per la perdita del peso sono costruiti sull'idea che tutti i metabolismi funzionano allo stesso modo: se si controllano le calorie, se si pesano i grammi di grasso, o si seguono le tabelle delle diete, chiunque tu sia dovresti perdere peso. Però spesso tutto ciò non funziona. Molte ricerche recenti hanno dimostrato che i risultati frustranti delle diete sono dovuti al fatto che una dieta standard non funziona per tutti, poiché ognuno di noi ha una precisa individualità biochimica, e quindi quello che è giusto e salutare per la nostra migliore amica (che ci ha passato la sua dieta) può essere quasi velenoso per il nostro organismo. Una delle cose più importanti prima di iniziare una dieta, è individuare qual'è il nostro biotipo e quali sono le caratteristiche metaboliche del nostro organismo. Una delle classificazioni più importanti in questo ambito è quella riguardante il sistema nervoso autonomo, che presiede il controllo del metabolismo e che si divide in Simpatico e quello Parasimpatico. Il sistema nervoso simpatico ha una funzione stimolante e eccitante, per questo tende ad essere attivo in situazioni di stress e emergenza; il sistema nervoso parasimpatico invece si attiva in condizioni di recupero e di riposo. Normalmente il sistema nervoso è dominato da un equilibrio in favore del sistema parasimpatico. Anche nei cibi, a seconda della loro composizione minerale, possiamo ritrovare le stesse caratteristiche: avremo quindi cibi sedativi, che agiscono sul sistema Parasimpatico, cibi stimolanti, che mettono in moto il sistema simpatico, e cibi transitori, che tendono cioè a mantenere il sistema in equilibrio. Per esempio, alimenti ricchi di Calcio, come latte e formaggi, sono considerati sedativi, e non sono utili nei casi in cui la velocità metabolica sia rallentata, mentre lo sono alimenti, quali le carni rosse, considerati stimolanti. Al contrario, in genere, saranno utili alimenti sedativi ai soggetti con una velocità metabolica aumentata (vedi Simpaticotonici) e sconsigliati, invece, i cibi stimolanti. La Nutrizione Metabolica tiene conto delle tipologie metaboliche ed esclude dai menù i cibi sconsigliati per le singole tipologie. Fonte: Promobellezza Fame nervosa? Cosa fare? State lontani dal frigo, non saccheggiate la dispensa e lasciate perdere i dolcetti di troppo: ecco qualche piccolo suggerimento su come non trovarsi impreparati di fronte a un attacco di fame nervosa e quali i rimedi naturali alleati Di Valeria Gatti Perché si soffre di fame nervosaLa fame nervosa è una fame falsa, causata da tutta una serie di fattori che sono ben lontani dalla necessità di nutrimento vero e proprio. Vediamo come scovarla e impedire che possa rovinarci linea e salute. Ci dev’essere infatti una spiegazione sul meccanismo che porta a mangiare pur non avendo fame, spiegazione che i ricercatori riconducono a un’alterazione del meccanismo di controllo da parte dell’ipotalamo. Infatti ci sono delle sentinelle nel cervello che avvertono il corpo quando il livello di zuccheri è troppo basso e inducono come risposta il bisogno di cibo e le azioni per procurarselo. Ma non sempre questo meccanismo fisico funziona alle perfezione, oppure può essere influenzato da cause di altro tipo, come quelle psicologiche. In pratica, come sostengono molti dietologi, la fame nervosa può essere causata da molti fattori, tra i quali vi sono: ansia, tristezza, senso di vuoto, rabbia, paura o noia. La spiegazione che riconduce a questo tipo di fame, meccanismo che viene definito “eating emozionale” e che porta a sostituire l’affetto, la sicurezza o la gioia che non si ha con il cibo, sembra risalire alle prime fasi di vita, quando la madre offrendo il latte al bimbo che piange, anche se la fame non è il vero motivo del pianto, crea in lui confusione tra lo stato di fame e lo stato di richiesta di affetto. Fonte: cure-naturali LE BUGIE PIÙ FAMOSE QUANDO SI E' A DIETA Potrebbe sembrare un aneddoto divertente, ma in realtà è l’esito di uno studio condotto da Timex attraverso una sorta di sondaggio-ricerca. Per ben 474 volte all'anno quindi una media di ben 9 volte a settimana, le donne mentirebbero sull'andamento della dieta. A fronte di risultati poco apprezzabili, si giustificherebbero con una sequela di ingenue bugie volte ad attribuire la ‘colpa’ del fallimento non al proprio comportamento, bensì a cause esterne e inintelligibili. Mentirebbero in particolare su alcoolici, cioccolato, dolciumi in genere, patatine, formaggi e prodotti da forno. L’elenco delle bugie emerse è infinito, ma si può riassumere come segue: 1) ne ho mangiato solo un pochino (almeno la metà di un pasto o una porzione esagerati) 2) mi concedo qualche dolce solo raramente (la vita è piena di momenti ‘rari’) 3) penso di stare leggera stasera (una pizza o una cena luculliana già in programma) 4) questo è l'ultimo spizzichino (fino a quando non terminano l’intera porzione) 5) faccio sempre i miei 5 pasti quotidiani (5+5) 6) sgarro solo adesso e poi basta (‘adesso’ inteso come uno dei tanti momenti della giornata) 7) non ho toccato nemmeno un biscotto (e ne hanno già mangiati 5, magari con una spalmata di Nutella) 8) ne ho bevuto solo un bicchiere (di bicchiere in bicchiere è finita la bottiglia) 9) non ho mangiato nulla a pranzo (solo 2 pacchetti di chips) 10) devo consumarli per forza altrimenti scadono (la scadenza è fra tre mesi) 11) oggi solo una sana insalatona (con contorno di patatine fritte al fast food) 12) un bicchiere di vino a tavola fa bene (ovvio, non una bottiglia) 13) uso solo mezzo cucchiaino di zucchero nel caffè (moltiplicato per 10 caffè) 14) assaggio per vedere com'è di sale (5 cucchiaiate mentre si prepara la cena) 15) bevo solo bevande senza zucchero (a litri interi) Bugie puntuali e sistematiche, forse per auto convincersi di essere ligie al dovere, oppure per evitare di ammettere lo ‘sgarro’ e non demotivarsi. Conclude la dottoressa Cassandra Maximenko, autrice dello studio: "Se nel breve periodo questo atteggiamento può aiutare a superare qualche imbarazzo nei confronti del loro partner o degli amici, a lungo andare non le aiuta a raggiungere gli obiettivi della perdita di peso e della forma fisica". Tra bugie presunte e mezze verità, noi sappiamo che è tutto molto relativo. Ma su una cosa non possiamo darle torto: i chili di troppo non mentono mai! |